Aspirazione di polveri combustibili ed esplosive
Guida completa alla gestione delle polveri esplosive nei contesti industrialiIl tema delle polveri combustibili nei luoghi di lavoro è di fondamentale importanza per la sicurezza dei lavoratori e la prevenzione degli incidenti. In questo articolo verranno analizzate le caratteristiche delle polveri infiammabili, come prevenire le esplosioni e come identificare e controllare il potenziale d’esplosione delle polveri.
Questa guida approfondisce tutti gli aspetti chiave dell’aspirazione industriale delle polveri esplosive: dalla scelta del sistema di aspirazione, alla classificazione delle zone a rischio, fino alle tecnologie di neutralizzazione come l’inertizzazione o il bagno liquido. Di seguito l’indice completo per orientarti nei contenuti.
- Identificare le polveri combustibili
- Dove si trova normalmente la polvere combustibile?
- Come gestire correttamente la polvere combustibile in un ambiente industriale?
- Come scegliere l’aspiratore industriale adatto
- Quali caratteristiche considerare nella scelta degli aspiratori industriali?
- E’ meglio raccogliere o neutralizzare la polvere combustibile?
- Come si innesca l’esplosione delle polveri?
- Quadro normativo
- FAQ
Identificare le polveri combustibili
La polvere combustibile è un pericolo che può causare incendi, esplosioni e perdita di vite umane, se non viene correttamente gestita. Il primo passo per mitigare il rischio è quello di conoscere ed analizzare la polvere, che deve essere valutata sotto il profilo della sua esplosività e classificazione. Conoscerne i parametri delle polveri trattate è essenziale per eliminare le fonti di accensione e limitare gli effetti delle esplosioni, minimizzando gli infortuni.
Ecco alcuni indici di valutazione della pericolosità delle polveri infiammabili:
- Kst: misura quanto è distruttiva una data polvere una volta partita l’esplosione
- Pmax: permette di calcolare quanti danni la polvere è in grado di fare all’interno di un ambiente chiuso
- LOC: determina la massima concentrazione di ossigeno alla quale non è possibile l’accensione della polvere dispersa a temperatura e pressione ambiente
- MEC: determina la concentrazione minima di una polvere alla quale è possibile l’accensione.
- MIE: indica la quantità di energia necessaria per innescare l’esplosione della polvere
- MIT: indica la temperatura minima per cui una superficie calda innescherà una nube di polvere o uno strato di polvere dopo essere entrati in contatto.
KST e St in particolare danno una indicazione della pericolosità generale di una eventuale esplosione derivante da polveri combustibili.
Classe di esplosione delle polveri | Kst [bar⋅m/s] con innesco da 10 kJ | Tipo di esplosione |
---|---|---|
St 0 | 0 | Nessuna |
St 1 | >0-200 | Debole |
St 2 | >200-300 | Forte |
St 3 | >300 | Molto forte |
Una volta definita la natura della polvere sarà possibile effettuare una completa analisi dei rischi e creare un piano di prevenzione e pulizia che permetta di istruire le persone addette al controllo e che stabilisca procedure specifiche di gestione.
Dove si trova normalmente la polvere combustibile?
In realtà la polvere combustibile è un pericolo frequentemente sottovalutato in numerosi ambienti industriali e produttivi. Identificare i luoghi più comuni in cui si trova è fondamentale per garantire sicurezza e prevenzione nei vari settori produttivi. Di seguito esploriamo in dettaglio i principali ambiti in cui è presente:
- Agroalimentare (farine, cereali, zuccheri): Particelle organiche facilmente infiammabili, come quelle derivanti dalla macinazione di cereali o raffinazione dello zucchero.
- Legno e metallo (segatura, trucioli, polveri da smerigliatura): Materiali finemente suddivisi generati da lavorazioni meccaniche, con alto rischio di combustione.
- Chimico e farmaceutico (composti micronizzati): Polveri molto fini di sostanze chimiche, spesso instabili, che possono reagire facilmente causando incendi o esplosioni.
- Plastica, gomma, carta (residui da taglio, estrusione): Frammenti derivati dalle lavorazioni industriali di materiali sintetici e cellulosici, facilmente infiammabili in presenza di scintille o calore.
- Settori innovativi (batterie, stampa 3D, riciclo, aerospazio): Polveri metalliche e polimeriche, generate nelle fasi di lavorazione o riciclo, altamente reattive e potenzialmente esplosive.
Come gestire correttamente la polvere combustibile in un ambiente industriale?
Per una gestione efficace e sicura delle polveri combustibili è necessario adottare precise procedure di pulizia e utilizzare attrezzature specifiche. Tra le opzioni più sicure si consiglia l’utilizzo di aspiratori industriali certificati, appositamente progettati per raccogliere le polveri in modo sicuro senza dispersioni nell’ambiente.
Di seguito alcune buone pratiche consigliate:
- Pianificare una pulizia periodica regolare per prevenire accumuli significativi di polveri combustibili.
- Utilizzare aspiratori industriali certificati per raccogliere polveri combustibili in modo sicuro.
- Pulire frequentemente pavimenti e superfici orizzontali, come condotte, tubazioni, cappe, sporgenze e travi, per prevenire l’accumulo di polvere.
- Evitare metodi di pulizia che generano nubi di polvere, come l’uso dell’aria compressa per il soffiaggio, soprattutto in presenza di potenziali fonti di innesco.
- Mantenere costantemente puliti gli ambienti operativi, assicurandosi che lo spessore degli accumuli di polvere non superi circa 1 millimetro (equivalente allo spessore di una graffetta).
- Verificare sempre che i dispositivi elettrici utilizzati in ambienti con presenza di polvere (es. spazzatrici e aspirapolvere) siano conformi alla classificazione dei rischi specifica dell’area operativa.

Come scegliere l’aspiratore industriale adatto
In presenza di polveri combustibili, la scelta del corretto Aspiratore industriale certificato Atex o ACD dipende dalla zona di lavoro (che richieda o meno certificazione Atex) e dal tipo di polvere da rimuovere. Depureco ha sviluppato soluzioni sicure per ogni tipo di situazione di lavoro.

Aspiratori classificati ACD
Gli aspiratori ACD, progettati e costruiti secondo lo standard IEC 60335-2-69:2021, raccolgono in modo sicuro le polveri combustibili quando non è richiesta la certificazione ATEX. Ideali per piccoli panifici o aziende che trattano materiali come farina, grano, zucchero, lattosio e simili, offrono una soluzione sicura in zone non classificate.

Aspiratori certificati ATEX
Gli aspiratori industriali Atex, progettati e costruiti secondo i più moderni standard di sicurezza UNI EN 17348:2022, permettono di aspirare polveri anche combustibili all’interno di zone che richiedano attrezzature certificate, in conformità alla direttiva 2014/34 UE.
Quali caratteristiche considerare nella scelta degli aspiratori industriali?
- Quanti livelli di filtrazione della polvere equipaggia l’aspiratore?
- I filtri sono antistatici e messi a terra? È obbligatorio utilizzare filtri antistatici e completamente messi a terra per prevenire scintille.
- È abbastanza potente? Il motore deve garantire un flusso d’aria adeguato, mantenendo almeno 20 m/s per una rimozione efficace della polvere.
- I componenti ed i motori sono certificati ATEX? Tutti gli elementi elettrici devono riportare la marcatura ATEX e avere un adeguato grado di protezione IP, per prodotti che lavorino in zone Atex.
- Il fornitore garantisce manutenzione regolare? La manutenzione in aree ATEX deve essere svolta almeno annualmente per conservare la certificazione.
- Per quale zona è approvata l’attrezzatura? Controllare le marcature per assicurarsi di utilizzare dispositivi compatibili con l’ambiente specifico: ATEX, ACD, ecc.
- Gli accessori sono adeguati all’utilizzo con polveri combustibili? Assicurarsi che anche tutti gli accessori siano certificati per garantire sicurezza completa.
- La spina elettrica è conforme? Utilizzare esclusivamente spine progettate e certificate per lavoro con polveri ed evitando prolunghe.
- COT – Continuous Operating Temperature La temperatura operativa continua deve essere adeguata per evitare il surriscaldamento del motore e dei materiali non metallici, mantenendo la sicurezza anche nel peggior scenario di utilizzo.
- È progettato per prevenire scintille da attrito? L’aspiratore deve essere dotato di accorgimenti specifici, come deflettori in ottone all’ingresso di aspirazione e prese radiali, per ridurre i rischi di scintille provocate da attrito o impatto meccanico.
Esempi di selezione prodotto

Polveri combustibili in zone ordinarie (non classificate Atex)
Aspiratore ACD

Polveri combustibili in zone Atex con aspiratore in zona ordinaria (non classificata Atex)
Aspiratore ACD

Polveri combustibili o non combustibili in zone Atex
Aspiratore ATEX
E’ meglio raccogliere o neutralizzare la polvere combustibile?
La scelta tra raccogliere o neutralizzare la polvere combustibile dipende principalmente dallo scopo finale: se l’obiettivo è recuperare il materiale per riutilizzarlo, è preferibile raccoglierla; se invece la priorità è eliminare i rischi, è meglio neutralizzarla.
Massima sicurezza nel contenimento di polvere esclusiva: la certificazione interna dell’aspiratore
Aspirare polveri combustibili crea una zona di rischio interna all’aspiratore. La certificazione come Zona 20 interna indica che l’interno dell’aspiratore è conforme alle normative ATEX per atmosfere con presenza continua o frequente di polveri combustibili. Questa certificazione garantisce che tutte le parti interne dell’aspiratore – inclusi filtri, motore e camera di raccolta – siano progettate per prevenire inneschi e contenere eventuali esplosioni.
Neutralizzazione delle polveri combustibili: il sistema a bagno in liquido inertizzante delle polveri
Un sistema a bagno in liquido inertizzante neutralizza la polvere combustibile immergendola direttamente in un liquido non infiammabile, come olio minerale o acqua additivata. Questo metodo impedisce l’accumulo di cariche elettrostatiche, sopprime le polveri sottili in sospensione e isola fisicamente il materiale dall’ossigeno.
Come si innesca l’esplosione delle polveri?
L’esplosione di polveri combustibili viene innescata quando sono presenti contemporaneamente tutti i fattori del pentagono dell’esplosione: combustibile, ossigeno, fonte di ignizione, dispersione del combustibile e confinamento. Per evitare esplosioni accidentali, è fondamentale adottare precauzioni adeguate nel maneggiamento, lo stoccaggio e la lavorazione di materiali combustibili.
Il combustibile è una sostanza che può bruciare e reagire con l’ossigeno, generando energia. Le polveri combustibili sono particelle fini e secche che possono bruciare rapidamente se esposte alla fonte di ignizione.
La fonte di ignizione può essere un’energia esterna, come una scintilla o una fiamma, che viene a contatto con la polvere combustibile causando la deflagrazione.
La dispersione del combustibile è un altro fattore importante per l’innesco dell’esplosione. Quando le particelle di polvere combustibile sono disperse nell’aria, si crea una miscela di combustibile e ossigeno che può essere facilmente accesa dalla fonte di ignizione.
Il confinamento della miscela combustibile-ossigeno in uno spazio ristretto è un fattore critico che può amplificare l’effetto dell’esplosione.

Quadro normativo
IEC 60335-2-69 AA:2021
La norma IEC 60335-2-69 AA:2021 definisce requisiti specifici per le macchine utilizzate nella gestione di polveri pericolose in ambienti privi di atmosfere esplosive (aree non classificate). Con l’introduzione degli aspiratori di classe ACD nella versione 2021 della norma, vengono affrontate applicazioni in cui è necessario raccogliere polveri combustibili in zone non classificate, stabilendo requisiti essenziali di progettazione che incrementano il livello di sicurezza e riducono l’impegno e i costi associati.
EN 62784:2018
La norma EN 62784:2018 definisce i requisiti particolari per aspiratori industriali e sistemi di estrazione con livello di protezione dell’apparecchiatura (EPL) Dc, specificatamente progettati per raccogliere polveri combustibili in ambienti classificati come Zona 22. Circa il 90% del mercato degli aspiratori industriali antideflagranti richiede apparecchiature EPL Dc, poiché la Zona 22 rappresenta la condizione operativa più frequente. La conformità per operare in Zona 22 e gestire in sicurezza le polveri combustibili all’interno dell’attrezzatura è assicurata da una valutazione del rischio condotta dal produttore secondo le norme IEC 60079-xx.
EN 17348:2022
La norma EN 17348:2022 stabilisce i requisiti di progettazione e test per aspiratori industriali e sistemi di estrazione destinati all’utilizzo in atmosfere potenzialmente esplosive, adatti alla raccolta di polveri combustibili e non combustibili, nonché di liquidi infiammabili e non infiammabili nelle Zone 1, 2, 21 e 22. Questa nuova classificazione distingue tra aspiratori per materiali secchi, umidi e liquidi, introducendo una marcatura specifica per parti interne ed esterne dell’attrezzatura. Tra le novità si includono filtri HEPA ad efficienza migliorata, sistemi di filtrazione minimo a doppio stadio per garantire una protezione adeguata rispetto alla Zona interna 20, e requisiti aggiuntivi per prestazioni e sicurezza, inclusi sistemi di neutralizzazione per polveri conduttive o autoinfiammabili. Vengono inoltre migliorati gli aspetti legati alle applicazioni con gas e liquidi infiammabili.
FAQ
Cosa si intende per polvere combustibile?
I rischi di esplosione da polveri sono sempre evidenti?
Farina e zucchero sono considerate polveri combustibili?
Quali sono le polveri più a rischio? Esiste una lista?
Cosa provoca un’esplosione di polveri?
È importante controllare e scaricare a terra l’elettricità statica?
Meglio aspirare o soffiare le polveri con l’aria compressa?
Meglio un aspiratore o una lavasciuga per gestire le polveri combustibili?
È necessaria una formazione specifica per gli addetti che operano in zone ATEX?
Quali sono le caratteristiche tecniche di aspiratori ATEX e ACD?
Che differenza c’è tra un aspiratore certificato ATEX e un ACD (Appliance for Combustible Dust)?
Se un aspiratore è “antideflagrante”, significa che non può esplodere?
Perché è necessario un aspiratore certificato ATEX?
Cosa sono le zone ATEX per le polveri?
Cos’è la direttiva ATEX?
In conclusione, la presenza di polveri combustibili in un ambiente di lavoro non va sottovalutata, in quanto rappresenta un grande rischio per i lavoratori e l’intero ambiente di lavoro. Contattaci per scoprire il metodo più efficace e sicuro di controllare le tue polveri combustibili.