FAQ
Domande generali e definizioni di base
Qual è la differenza tra un aspiratore e un depolveratore?
I due strumenti hanno scopi diversi basati su principi fisici differenti:
- L’aspiratore lavora con un’alta depressione (forza di “tiro”) e un volume d’aria inferiore. È progettato per sollevare e trasportare materiali (solidi, liquidi, polveri) da una superficie attraverso un tubo. È uno strumento primariamente di pulizia e raccolta.
- Il depolveratore (o collettore di polveri) lavora con un’alta portata d’aria e una depressione inferiore. Il suo scopo è catturare grandi volumi di polveri fini e leggere sospese nell’aria, tipicamente aspirando direttamente da un macchinario (es. una levigatrice) per purificare l’aria dell’ambiente.
Cosa vuol dire aspiratore “vortice” o a “canale laterale”?
Si riferisce al tipo di motore (o turbina) utilizzato. Le turbine a canale laterale sono progettate per generare un’elevata depressione (forza di aspirazione), rendendole ideali per aspirare materiali pesanti o per l’utilizzo in impianti centralizzati con lunghe tubazioni.
Come funziona un aspiratrucioli?
È un tipo di aspiratore progettato specificamente per il settore della lavorazione del legno o dei metalli. Utilizza un elevato flusso d’aria per catturare trucioli e segatura di maggiori dimensioni, convogliandoli in capienti sacchi di raccolta.
Qual è la differenza tra un aspiratore, un aspirapolvere e un aspiracenere?
L’aspiratore industriale è per uso intensivo e materiali vari (solidi, liquidi, polveri fini). L’aspirapolvere è per uso domestico e polvere comune. L’aspiracenere è specifico per aspirare ceneri fredde da stufe e camini, dotato di filtri e protezioni apposite per questo tipo di polvere fine e abrasiva.
Cosa si intende per aspirazione “alla fonte”?
È una tecnica di aspirazione che cattura le polveri o i fumi direttamente nel punto in cui vengono generati da un macchinario, impedendo la loro dispersione nell’ambiente e garantendo la massima efficacia.
Qual è la differenza tra un aspiratore industriale e un aspirapolvere domestico?
La differenza è sostanziale e riguarda la robustezza dei materiali (acciaio vs. plastica), la potenza e la qualità del motore, la capacità di lavoro continuativo (24/7 per i modelli trifase), la superficie e la tipologia dei filtri (capaci di sostenere importanti portate d’aria), la capacità di raccolta e la conformità a normative di sicurezza specifiche (es. ATEX).
Qual è la differenza tra un aspiratore industriale e uno professionale?
Sebbene i termini siano a volte usati in modo intercambiabile, esiste una distinzione tecnica.
- Un aspiratore professionale è una macchina robusta, spesso monofase, progettata per un uso intensivo ma non continuativo. È la soluzione ideale per imprese di pulizia, officine, autolavaggi e artigiani.
- Un aspiratore industriale è costruito per le esigenze della produzione industriale. È spesso dotato di motore trifase per un funzionamento continuo (24/7), ha una costruzione interamente in acciaio, sistemi di filtrazione avanzati per polveri specifiche (tossiche, esplosive) ed è progettato per essere integrato direttamente nei cicli produttivi.
Come valutare la potenza di aspirazione?
Per valutare la potenza di aspirazione di un aspiratore industriale, è necessario considerare diversi parametri chiave, che insieme forniscono un quadro completo delle sue prestazioni:
- Depressione (o Pressione Statica): Misurata in mbar o kPa, indica la capacità dell’aspiratore di creare il “vuoto” e sollevare materiali pesanti o vincere resistenze (es. lunghi tubi, filtri sporchi). Un valore elevato è fondamentale per aspirare trucioli, liquidi densi, ghiaia o per applicazioni che richiedono una forte “presa”.
- Portata d’aria (o Flusso): Misurata in m³/h o L/s, indica il volume d’aria spostato. Una portata elevata è cruciale per la rapida rimozione di grandi quantità di polveri fini o leggere, fumi, o per la copertura efficiente di ampie superfici.
- Potenza del motore (kW o CV): Sebbene non sia l’unico fattore, una maggiore potenza del motore permette generalmente di raggiungere valori più elevati di depressione e portata.
- Efficienza del sistema di filtrazione: Un buon filtro mantiene le prestazioni di aspirazione nel tempo e garantisce la qualità dell’aria in uscita.
- Tipo di applicazione: La “potenza” ideale dipende dal materiale da aspirare (liquidi, solidi, polveri fini, materiali pesanti) e dalla complessità del sistema (lunghezza dei tubi, numero di punti di aspirazione).
Cosa significa aspiratore ciclonico?
Un aspiratore industriale ciclonico utilizza il principio della forza centrifuga per separare le particelle più grandi di polvere e detriti dall’aria prima che queste raggiungano il filtro principale. L’aria carica di particelle viene fatta entrare tangenzialmente in una camera conica (ciclone), creando un vortice. Le particelle più pesanti, per inerzia, vengono spinte contro le pareti e cadono in un contenitore di raccolta sottostante, mentre l’aria più pulita prosegue verso il filtro. Questo sistema prolunga la vita dei filtri, riduce la frequenza di pulizia o sostituzione e mantiene una potenza di aspirazione più costante, essendo particolarmente utile per aspirare grandi volumi di materiale o materiali abrasivi.
Quanto dura in media un aspiratore industriale?
La durata media di un aspiratore industriale è significativamente superiore a quella di un aspirapolvere domestico, data la loro costruzione robusta e destinazione d’uso. Un aspiratore industriale di buona qualità, con una corretta manutenzione e utilizzato per l’applicazione per cui è stato progettato, può durare tra i 10 e i 20 anni, o anche più. Fattori come la qualità dei componenti (motori, filtri, telaio), la frequenza d’uso e il tipo di materiale aspirato influenzano notevolmente la sua longevità.
Criteri di scelta e Caratteristiche Tecniche
Chi “prescrive” un aspiratore industriale?
In un contesto aziendale, la necessità di un aspiratore specifico è determinata dal Responsabile del Servizio di Prevenzione e Protezione (RSPP), dal consulente per la sicurezza o dal responsabile di produzione, in base alla valutazione dei rischi (DVR) e alle esigenze del processo.
Qual è il miglior aspiratore industriale?
Il “miglior” aspiratore è quello che risponde perfettamente alle esigenze specifiche di un’azienda. Non esiste un modello universalmente superiore, ma solo la soluzione più adatta a un determinato lavoro.
Qual è l’aspiratore industriale più potente?
La “potenza” assoluta non definisce l’aspiratore “migliore”. Il modello più potente per una data applicazione è quello che offre il giusto equilibrio tra depressione e portata d’aria per il materiale specifico da aspirare, garantendo efficienza e sicurezza.
Quanta potenza deve avere un buon aspiratore industriale?
La potenza (espressa in Watt o kW) è importante, ma non è l’unico parametro. Bisogna valutare soprattutto la depressione (mbar o mmH₂O), che indica la forza con cui l’aspiratore “tira”, e la portata d’aria (m³/h), che indica la quantità d’aria spostata. Materiali pesanti richiedono alta depressione; materiali leggeri e voluminosi richiedono alta portata.
Come si sceglie l’aspiratore industriale giusto?
La scelta dipende da 5 fattori principali:
- Materiale: tipo (polvere, liquido, solido), granulometria e natura (es. esplosivo, tossico).
- Quantità: quanto materiale deve essere aspirato al giorno.
- Applicazione: uso continuativo o intermittente, aspirazione a bordo macchina o pulizia generale.
- Ambiente: presenza di zone a rischio esplosione (ATEX) o spazi ristretti.
- Operatore: necessità di ergonomia, facilità di svuotamento e mobilità.
Qual è l’aspiratore industriale più silenzioso?
Trovare l’aspiratore industriale “più silenzioso” è una sfida, poiché la potenza e la portata necessarie per l’uso industriale spesso implicano un certo livello di rumore. Tuttavia, i produttori stanno investendo in tecnologie per la riduzione del rumore, come l’isolamento acustico dei motori e ventole a basso rumore. Per identificare un aspiratore relativamente silenzioso per uso industriale, si dovrebbe cercare un valore di rumorosità specificato in decibel (dB) inferiore, idealmente sotto i 70-75 dB, che per questa categoria è considerato buono.
Qual è il migliore brand di aspiratori industriali sul mercato?
Non esiste un “migliore” brand, in quanto ogni costruttore presenta dei punti di forza specifici e una richiesta troverà la miglior soluzione in relazione alle specifiche esigenze industriali. I principali competitor e marchi di riferimento nel mercato degli aspiratori industriali, riconosciuti per la loro ingegneria, affidabilità e gamma di soluzioni, sono:
- Depureco: Costruttore di aspiratori italiano specializzato in prodotti di alta potenza, con soluzioni per ogni esigenza industriale.
- Nilfisk: Offre una ampia gamma di aspiratori industriali per diverse applicazioni.
- Karcher: Conosciuto per la versatilità dei suoi prodotti, sia per uso professionale che industriale.
- Ruwac: Rinomato per aspiratori in plastica di alta qualità, inclusi modelli ATEX e per materiali difficili.
- Delfin: Specializzato in aspiratori per settori specifici.
Qual è il miglior aspiratore ciclonico industriale sul mercato?
Determinare il “miglior” aspiratore ciclonico industriale dipende da numerosi fattori specifici all’applicazione (tipo di materiale, volume, ambiente ATEX, ecc.). Tuttavia, tra i marchi leader e più apprezzati per le loro soluzioni di aspirazione ciclonica industriale, riconosciuti per affidabilità, robustezza e prestazioni, includono: Depureco, Nilfisk, Ruwac, Delfin, Starmix, Karcher, e Dustcontrol. Molti di questi produttori offrono sistemi ciclonici modulari o integrati nelle loro soluzioni più avanzate.
Quanti W deve avere un buon aspiratore industriale?
Per un aspiratore industriale, la potenza in Watt (W) è un indicatore importante, ma non l’unico. La potenza necessaria dipende dall’applicazione specifica: polveri fini, trucioli, liquidi, materiale pesante, funzionamento continuo. Generalmente, gli aspiratori industriali partono da potenze di 1000-1500W per usi leggeri e intermittenti, arrivando a sistemi trifase da 3000W, 5000W o anche oltre 10.000W per applicazioni gravose e cicli di lavoro continui. È fondamentale valutare la potenza di aspirazione effettiva (misurata in mbar o kPa) e la portata d’aria (misurata in m³/h) per determinare l’efficacia reale, insieme alla qualità del sistema di filtrazione.
Qual è l’importanza del sistema di pulizia del filtro?
È fondamentale per mantenere l’aspiratore efficiente. Un filtro intasato riduce drasticamente la capacità di aspirazione. I sistemi di pulizia possono essere manuali (solitamente uno scuotifiltro) o automatici (solitamente tramite getti di aria compressa), e mantengono il filtro libero dalla polvere.
Polveri, Filtrazione e Normative di Sicurezza
Cosa sono gli aspiratori ACD?
Gli aspiratori ACD (Appliance for combustible dust) sono identificati dallo standard IEC 60335-2-69:2021 e sono stati progettati per aspirazione sicura di polveri combustibili. Sono dotati di filtrazione antistatica e completa messa a terra, ma non di certificazione per utilizzo all’interno di zone Atex, pertanto possono lavorare solamente in zone non classificate Atex.
Cosa sono gli aspiratori certificati ATEX?
Sono aspiratori costruiti secondo le direttive europee ATEX, in particolare la nuova EN 17348:2022 che introduce requisiti molto specifici per gli aspiratori industriali destinati all’uso in ambienti a rischio esplosione, riducendo il rischio di innesco durante le operazioni di aspirazione. Gli aspiratori Atex sono progettati per lavorare in sicurezza in aree classificate a rischio di esplosione (es. Zone 21, 22 per le polveri). Sono dotati di motori specifici e certificati, filtri antistatici, messa a terra completa e componenti anti-scintilla.
Quali sono le polveri combustibili o infiammabili?
Sono polveri che, se disperse in aria in una determinata concentrazione, possono provocare un’esplosione in presenza di un innesco. Il grado di pericolosità esplosiva di una polvere si misura con il valore Kst, che rappresenta la velocità massima di aumento della pressione durante un’esplosione.
Classi Kst:
- Kst 0 – Non esplosiva
- Kst 1 (1–200 bar·m/s) – Bassa esplosività
- Kst 2 (200–300 bar·m/s) – Media esplosività
- Kst 3 (>300 bar·m/s) – Alta esplosività
Anche le polveri con valori Kst bassi possono essere pericolose se non gestite correttamente.
Cosa sono le polveri sottili (PM10, PM2.5)?
Sono particelle di polvere con un diametro inferiore rispettivamente a 10 e 2.5 micrometri. Sono particolarmente pericolose perché possono essere inalate e raggiungere le vie respiratorie profonde, causando problemi di salute.
Come si classificano le polveri industriali?
Secondo la norma IEC 60335-2-69, le polveri vengono classificate in tre classi di rischio in base alla loro pericolosità:
- Classe L (Low risk): Polveri a basso rischio (es. polvere di casa, terra). Efficienza di filtrazione > 99%.
- Classe M (Medium risk): Polveri a medio rischio (es. polveri di legno, cemento, vernici). Efficienza di filtrazione > 99,9%.
- Classe H (High risk): Polveri ad alto rischio, cancerogene o contaminate da agenti patogeni (es. amianto, silice, piombo, muffe). Efficienza di filtrazione > 99,995% (tramite filtri assoluti HEPA).
Cosa significa “potenza di aspirazione in Pa”?
Nel contesto degli aspiratori industriali, la “potenza di aspirazione in Pa” (Pascal) o più comunemente in mbar (millibar) o kPa (kilopascal) si riferisce alla depressione o pressione negativa che l’aspiratore è in grado di generare. Questo parametro indica la capacità dell’aspiratore di sollevare e trasportare materiali, anche pesanti, attraverso il sistema di tubazioni. Un valore più alto in Pa/mbar/kPa indica una maggiore forza di aspirazione e capacità di gestire carichi gravosi o distanze maggiori.
Che malattie possono provocare le polveri sottili?
L’esposizione prolungata può causare una serie di patologie respiratorie come asma, bronchite cronica, silicosi (da polvere di silice), fino a malattie ben più gravi.
Tipologie di aspiratori e Applicazioni specifiche
Quali sono le differenze tra aspiratori ATEX e ACD?
Gli aspiratori ATEX e ACD sono prodotti simili costruttivamente, ma che si differenziano per l’ambito di utilizzo, le certificazioni e il tipo di motore installato.
- Ambito di utilizzo: Entrambe le categorie possono aspirare polveri combustibili, ma solamente gli aspiratori Atex possono lavorare all’interno di zone Atex
- Certificazioni: gli aspiratori ACD sono costruiti seguendo stringenti criteri costruttivi ma non richiedono una particolare certificazione. Gli aspiratori Atex devono al contrario presentare una certificazione che dichiari la conformità costruttiva ed applicativa delle macchine secondo le norme delle direttive vigenti.
- Motori: i motori utilizzati da modelli che lavorano all’interno di zone Atex devono garantire assenza di scintille e di non rappresentare un rischio di innesco.
Esistono aspiratori per aspirare liquidi e oli?
Sì, sono gli aspiratori “Wet & Dry”. I modelli più avanzati, chiamati aspiraolio e trucioli, sono in grado di aspirare grandi quantità di liquidi (es. olio lubrorefrigerante), separare la parte solida (i trucioli) e re-immettere il liquido pulito nel macchinario, con notevoli risparmi.
A cosa serve un aspiratore portatile?
È ideale per interventi di manutenzione rapidi, pulizia in spazi ristretti o difficilmente accessibili, e per l’aspirazione a bordo di utensili elettrici (es. levigatrici, trapani).
Qual è la differenza tra un aspiratore monofase e uno trifase?
- Monofase: Utilizza motori a carboncino (brush motor), ideali per un uso discontinuo e applicazioni di pulizia generale. Sono più leggeri e maneggevoli.
- Trifase: Monta turbine a canale laterale, progettate per un lavoro continuativo (anche 24/7), per aspirazione a bordo macchina o per impianti centralizzati.
Come calcolare la portata di aspirazione?
La portata di aspirazione (o flusso d’aria) per un aspiratore industriale è un dato tecnico fornito dal produttore e non qualcosa che l’utente calcola direttamente. Viene misurata in metri cubi all’ora (m³/h) o litri al secondo (L/s). Questo parametro indica il volume di aria che l’aspiratore può spostare in un dato periodo. Una portata elevata è cruciale per la rimozione rapida di grandi volumi di materiali leggeri, polveri fini o per sistemi di aspirazione centralizzati che coprono ampie aree.
Impianti Centralizzati
Come si dimensiona un impianto centralizzato di aspirazione?
Il dimensionamento di un impianto centralizzato di aspirazione richiede l’analisi di portata, depressione e caratteristiche del materiale aspirato. I passaggi essenziali sono:
- Analisi delle utenze: si identificano le postazioni da servire, il tipo di materiale (polveri, trucioli, liquidi) e quante lavorano contemporaneamente.
- Calcolo della portata: si sommano le portate d’aria necessarie per le utenze attive, con un margine di sicurezza (10–20%).
- Valutazione delle perdite di carico: si stima la depressione totale richiesta considerando lunghezza tubazioni, curve, valvole e filtri.
- Dimensionamento delle tubazioni: si scelgono diametri per mantenere una velocità adeguata (15–35 m/s), evitando intasamenti o perdite eccessive.
- Selezione del gruppo aspirante e filtrante: si sceglie un ventilatore adatto alla portata e depressione, con filtri adeguati (HEPA, cartucce, autopulenti) e opzioni ATEX se richiesto.
Un corretto dimensionamento garantisce efficienza, sicurezza e durabilità dell’impianto.
Quali sono i vantaggi di un impianto centralizzato?
I vantaggi includono la possibilità di aspirare simultaneamente da più punti, la riduzione del rumore nelle aree produttive (il motore è remoto), la centralizzazione della raccolta e dello smaltimento del materiale e un altissimo livello di pulizia ed efficienza.
Cos’è un impianto di aspirazione centralizzato?
È un sistema composto da un’unità aspirante ad alta potenza, posizionata in un locale tecnico, collegata tramite una rete di tubazioni fisse a diverse bocchette di aspirazione dislocate nei punti strategici dello stabilimento.
Prezzi, Consegna e Condizioni
Quali tempi di consegna per un aspiratore industriale?
I tempi di consegna per gli aspiratori industriali possono variare considerevolmente rispetto ai prodotti consumer, a causa della loro natura spesso più complessa, delle opzioni di personalizzazione e della logistica. Generalmente l’ordine di produzione parte dal momento dell’ordine, ma in linea di massima:
- Modelli standard disponibili: Per aspiratori industriali di serie e immediatamente disponibili a magazzino, i tempi di consegna possono variare da 3 a 7 giorni lavorativi.
- Modelli su ordinazione o personalizzati: Per sistemi più complessi, aspiratori con specifiche particolari (es. certificazioni ATEX, motori speciali) o soluzioni su misura, i tempi di consegna possono estendersi da 2 a 8 settimane, o anche di più, a seconda dei tempi di produzione e assemblaggio.
- Componenti e ricambi: La disponibilità e i tempi di consegna per filtri, sacchi e altre parti di ricambio essenziali per la manutenzione possono variare da pochi giorni a qualche settimana.
È sempre fondamentale chiedere una stima dei tempi di consegna al momento della quotazione o dell’ordine, dato che possono esserci fluttuazioni basate sulla domanda, la disponibilità dei componenti e la capacità produttiva del fornitore.
Come funziona la garanzia dell’aspiratore industriale?
La garanzia per gli aspiratori industriali è generalmente regolata dal Codice Civile e dalle condizioni del produttore/venditore. In Italia, la garanzia legale minima per i beni acquistati da professionisti (B2B) è solitamente di 1 anno dalla data di acquisto per i vizi occulti o difetti di conformità.
È comune che i produttori di aspiratori industriali offrano condizioni di garanzia estese o condizionate. Depureco ad esempio offre un’estensione di 2 anni oltre alla garanzia standard se l’acquirente acquista un set di filtri di ricambio originali.
Quanto costa installare un aspiratore industriale?
Il costo di installazione di un aspiratore industriale può variare enormemente a seconda della complessità del sistema e del tipo di aspiratore:
- Aspiratori mobili stand-alone: Generalmente non comportano costi di installazione significativi, essendo unità “plug and play” che richiedono solo un collegamento elettrico adeguato.
- Sistemi di aspirazione centralizzati: Questi richiedono una progettazione e un’installazione professionale che include la rete di tubazioni, le bocchette, l’unità aspirante centrale, il sistema di filtrazione e lo smaltimento del materiale. I costi possono variare da poche migliaia a centinaia di migliaia di euro, a seconda delle dimensioni dell’impianto, del numero di punti di aspirazione, della complessità delle condotte e delle eventuali certificazioni richieste (es. ATEX).
- Aspiratori integrati in macchinari: Il costo di installazione è spesso incluso nel costo complessivo del macchinario o richiede un intervento specialistico per l’integrazione.
È meglio un acquisto o un noleggio?
L’acquisto è un investimento a lungo termine ideale per un utilizzo continuativo. Il noleggio può essere una soluzione vantaggiosa per esigenze temporanee, picchi di lavoro stagionali o per testare un modello prima di procedere con l’acquisto.
Cosa incide maggiormente sul costo finale di un aspiratore?
I fattori che più influenzano il prezzo finale sono: la potenza e tipologia del motore, la dimensione del filtro e dell’unità stessa, la presenza di certificazioni, i materiali di costruzione (es. acciaio inox), la dotazione di optional particolari in fase costruttiva (come sistemi di arresto automatico, quadri elettrici, inverter ed altri) ed infine l’accesoristica dedicata per l’utilizzo.
Quanto costa un aspiratore industriale?
Il prezzo di un aspiratore industriale è estremamente variabile. Non è possibile definire un costo standard, poiché dipende da decine di fattori legati specialmente all’applicazione dell’apparecchio. In linea puramente indicativa, si può delineare un range generico:
- Modelli Professionali/Monofase: Possono partire da circa 200 – 300 € per le versioni base e arrivare a 2.000 per modelli più potenti e accessoriati, ma sono ideali per imprese di pulizia, Ho.Re.Ca e non per applicazioni puramente industriali.
- Modelli Industriali/Monofase: Possono partire da circa 800 – 1.000 € per le versioni base e arrivare a 3.000 – 4.000 € per modelli più potenti e accessoriati.
- Modelli Industriali/Trifase: La fascia di prezzo è più alta. Partono da circa 3.000 € per i modelli compatti e possono superare i 20.000 € per unità ad alta potenza, con filtri specifici e certificazioni (es. ATEX).
- Soluzioni Specialistiche (es. Aspiraolio, per polveri tossiche): Il prezzo è definito sulle caratteristiche di progettazione e costruzione e può essere significativamente più elevato di prodotti standard.
Quanto costa un aspiratore o un impianto centralizzato?
Il costo varia enormemente in base alla potenza dell’unità aspirante, alla complessità e lunghezza della rete di tubazioni, al numero di punti di aspirazione e agli accessori necessari. Si passa da qualche migliaio di euro per sistemi semplici a decine di migliaia di euro per impianti complessi.